Nella regione che si estende tra l’Oceano Atlantico e il Sudan ventinove milioni di persone sono alle prese con una situazione all’orlo della crisi sanitaria, esacerbata dal peggioramento del clima e dalla violenza di matrice islamica.
Tag: Terrorismo islamico
Stati dell’Africa Australe: fare fronte comune contro la minaccia terroristica islamica
CONGO RD – Gli Stati dell’Africa Australe invitati a fare fronte comune contro la minaccia terroristica in Kivu e nel … Altro
Mozambico: Cabo Delgado, i missionari e il dramma degli sfollati in fuga dalle violenze
La missione di Cavà-Memba, in una zona confinante con la provincia di Cabo Delgado, sta accogliendo e aiutando migliaia di sfollati in fuga dagli attacchi di gruppi jihadisti, che in tre anni hanno causato 1500/2000 vittime e 300.000 sfollati. La coraggiosa denuncia del vescovo di Pemba.
Mozambico | I jihadisti colpiscono duro
Gli attacchi continuano. Sempre più violenti. Sempre più subdoli. In Mozambico, al-Shabab, il movimento jihadista che ha dichiarato la sua fedeltà allo Stato islamico, prosegue nella sua azione terroristica attaccando villaggi, città e uccidendo in modo indiscriminato.
MOZAMBICO – “Cabo Delgado è diventato il palcoscenico di una guerra misteriosa e incomprensibile” denunciano i Vescovi
“Le drammatiche conseguenze di questa crisi sono evidenti: incendi di villaggi, distruzione di infrastrutture economiche e sociali, popolazioni spaventate e affamate, famiglie in fuga, confuse e disorientate senza sapere dove cercare riparo e protezione”
Cristiani in Nigeria, la strage silenziosa
Il sangue dei cristiani continua a colorare ogni giorno le strade del Nord della Nigeria, dove imperversano i gruppi islamisti integralisti, che il governo centrale di Abuja non riesce a contrastare malgrado le intense campagne militari.
Natale di sangue: Viaggio nell’orrore anti-cristiano in Nigeria
Natale di sangue per i cristiani di Nigeria. Sono stati 11 i cristiani fucilati e decapitati nel giorno di Natale, mentre altri cristiani sono stati uccisi nel Nord Est del Paese. Attentati rivendicati dai miliziani dello Stato Islamico nella provincia dell’Africa Occidentale
In Africa nasce lo Stato Islamico
Quella che si sta svolgendo nel Kivu sembra una tappa del processo di “scoperta” dell’Africa da parte del terrorismo Jihadista, che, in molti casi, è arrivato prima – in concomitanza e in concorrenza – di Occidente, cinesi, russi, ecc. Non è un caso che l’Africa oggi sia largamente permeata e resa pericolosa dal terrorismo.
Qatar generoso coi profughi, ma per addestrare jihadisti
50 milioni di dollari stanno per giungere dal Qatar sotto forma di aiuti umanitari per i rifugiati nei campi di accoglienza basati in Turchia, Libano e Giordania, e gli sfollati in territorio siriano. Ma attenzione, il pericolo è che il regime di Doha utilizzi la donazione per formare una nuova generazione di jihadisti e militanti della Fratellanza Musulmana.
Libia: in una fossa comune i resti di 34 cristiani etiopi trucidati dall’Is
Le autorità del governo di accordo nazionale della Libia hanno reso noto il ritrovamento di una fossa comune contenente i resti di 34 cristiani etiopi trucidati nel 2015 da jihadisti affiliati al sedicente Stato Islamico (Daesh)
Strage copti in Egitto. Il perdono di una vedova commuove il giornalista musulmano
Venerdì 28 e sabato 29 aprile Papa Francesco si recherà in Egitto. Papa Francesco porterà la propria vicinanza ai copti, colpiti da due sanguinosi attentati la domenica delle palme. A questi attacchi la comunità copta ha reagito con grande compostezza. Non invocando vendetta ma misericordia e fraternità. Una posizione che ha colpito e commosso l’intera comunità egiziana. Come questo giornalista della televisione.
Gli Stati Uniti ci riprovano: Al-Nusra cambia nome e la guerra per procura
Il sostegno al Fronte al-Nuṣra, il denaro a ribelli che decapitano bambini, il commercio delle armi: è la nostra guerra in Siria. Una guerra per procura, sempre più sporca. Senza volontà di pace e senza vergogna.
Video-choc: «Morte ai cristiani»
«O Allah, annienta gli odiosi cristiani, uccidili tutti, non lasciarne vivo neppure uno ». È il passaggio più inquietante di un video scoperto ieri, che mostra un adolescente passeggiare, di notte, per le vie di Verviers, una cittadina nel Belgio orientale, recitando una “preghiera” in arabo contro i cristiani e che esalta inoltre i «mujaheddin » e chiede ad Allah di sostenerli nella «lotta contro i nostri nemici».
Il Daesh «riaffila» l’arma mediatica
Non è una guerra di religione, dice il Papa. Ed è vero per i cattolici e per la maggior parte dei musulmani, che vorrebbero costruire insieme un rapporto basato sul reciproco rispetto. Non lo è, invece, per il Daesh né per i promotori dello scontro a tutti i costi. Ieri, mentre centinaia di fedeli musulmani prendevano parte, in Francia e in Italia, alla celebrazione domenicale per esprimere la loro solidarietà con i cristiani dopo l’assassinio di padre Jacques, il Califfato ha rilasciato l’ultima edizione di Dabiq, la sua “rivista ufficiale”, proprio con la peggiore polemica anti cristiana.
Il “j’accuse” di una giornalista saudita
Sono profondamente rammaricata e perciò scrivo queste righe dolorose. Ma questa non è altro che una confessione di quanto abbiamo fatto. Noi abbiamo inquietato l’umanità e turbato la civiltà. Noi abbiamo imbrattato il progresso e la tecnologia. Noi siamo maestri nel distruggere per ricostruire.
Abbiamo vissuto decine di anni di repressione religiosa e dittatura ideologica. Molte generazioni arabe sono cresciute nell’estremismo, sostenuto dalla politica e da fatwe di shaykh la cui funzione principale è salvaguardare l’arretratezza.
Affrontare le due “W”
La nuova fase della guerra del terrore scatenata dal Daesh non si può combattere sul terreno né si può vincere con i droni, i bombardamenti e gli obiettivi mirati. Perché il nocciolo, il core business del Califfato non sono, nonostante l’orrore di cui sono capaci, gli squadroni di macellai e di tagliagole che – con atti di suprema viltà – continuano a sequestrare e colpire inermi, schiavizzare donne, decapitare statue, disprezzare bellezza e armonia del creato. Il cuore nero del Daesh sopravvive grazie a un fiume di denaro e una capillare propaganda attraverso internet
Propaganda e jihadisti delle scuole di élite
La storia e la propaganda wahhabita, finanziata dalle monarchie sunnite del Golfo, dietro la strage. Ecco perché in Bangladesh è cresciuta l’intolleranza
Pakistan, le vittime dell’islam che dialoga
Pakistan, un Paese che potrebbe cadere in mano all’estremismo religioso, peggio ancora diventare centrale del terrorismo con il rischio che una deriva integralista spazzi via società civile e politica, ne faccia il nucleo di un “califfato” con un retroterra pressoché inesauribile, ma soprattutto dotato degli ordigni nucleari di cui il Paese dispone nell’inquietudine internazionale.
Una cappella in ricordo dei 148 martiri di Garissa
«La testimonianza dei 148 giovani di Garissa ci provoca come cristiani, spingendoci a impegnarci, nel nostro piccolo, per costruire un mondo più evangelico, occupandoci dei nostri fratelli, vicini e lontani».
Pakistan, strage di cristiani.
Una strage. Nel giorno di Pasqua, mentre i cristiani festeggiano e le famiglie vanno al parco per passare una giornata di svago. Li hanno colpiti lì, nel più grande parco cittadino di Lahore, con un attentato kamikaze destinato a uccidere i più deboli: la minoranza cristiana, le donne e i bambini. Così è stato rivendicata la strage da Jamaat-ul-Ahrar, un gruppo di talebani pakistani, che ha affermato “l’obiettivo era colpire la minoranza cristiana”.
Parolin: “I leader musulmani condannino il terrorismo islamista”.
Il Segretario di stato vaticano: “Spetta a loro insegnare l’incompatibilità tra religione e violenza” Roma. “Di fronte all’uso della religione … Altro
Colonia: ritorno delle “marocchinate”?
I fatti accaduti a Colonia e in altre città della Germania, nella notte di San Silvestro, hanno preso di sorpresa … Altro
Cristianicidio, silenzio sui martiri
L’edificio dell’arcivescovado siriaco cattolico di Mosul incendiato. La chiesa di San Efrem nella stessa città irachena trasformata in moschea. La … Altro
L’ISIS armato dall’Arabia Saudita e dal Qatar
Il flusso di armi da fermare subito. All’indomani degli attacchi di Parigi, tra le opinioni e le analisi si fa … Altro
In Siria, Iraq e Libia: Is, esecuzioni e armi chimiche.
Le atrocità perpetrate dai terroristi del Califfato sembrano non avere fine. Sono state 91 le persone giustiziate in Siria dall’Isis … Altro
«Più forti del terrore»
Il racconto del patriarca Sako: «Urlavano: dovete convertirvi» Libro testimonianza. Pubblichiamo alcuni estratti dal recente libro-intervista di Louis Raphael Sako «Più forti del terrore», (Emi, … Altro
Nigeria, l’incubo ragazze-kamikaze.
Nigeria, Boko Haram, l’incubo ragazze-kamikaze. Incubo donne kamikaze in Nigeria. Almeno 8 persone sono rimaste uccise, e 33 ferite (di … Altro
Impunità per l’omicidio Bhatti.
Pakistan, regna l’impunità per l’omicidio Bhatti. La Corte d’appello conferma la pena di morte per l’assassino del governatore Salman Taseer, … Altro
L’Isis uccide ancora: altri 15 cristiani martirizzati in Siria
L’Isis uccide ancora: altri 15 cristiani martirizzati in Siria. Il numero di persone rapite dai miliziani jihadisti è salito a … Altro
Siamo alla terza guerra mondiale
Siamo alla terza guerra mondiale. La profezia del 18 agosto scorso di Papa Francesco era stata sottovalutata, capita poco e … Altro
“Il bottino dei nazareni”.
“Il bottino dei nazareni”: le razzie dell’Isis in vendita al mercato. La merce saccheggiata nelle case dei cristiani in Iraq … Altro