Non c’è Europa senza trascendenza

George Steiner, uno dei più grandi intellettuali del Novecento e mastro della letteratura mondiale, è morto qualche giorno fa. Lo ricordiamo con una straordinaria intervista, uscita sulla rivista Vita e Pensiero nel 2004, nella quale il grande critico parla dell’Europa, della coscienza, della creazione. Un testo ricchissimo, difficile da eguagliare nel panorama di oggi.

La cultura della paura

Noi umani siamo “programmati” per la sopravvivenza; di fronte al pericolo reagiamo per paura. Tuttavia, “Le paure sono inculcate in noi e possono, se lo desideriamo, essere educate” (Karl Augustus Menninger), perché “L’ignoranza è genitrice di paura” (Herman Melville).

Enzo Bianchi, “Si può sperare solo insieme”

Abitare il tempo significa invece abitare ciò che viviamo, ritrovare il senso della durata, darsi tempo per guardare indietro, in avanti, e dunque per considerare con sapienza il presente, assumendo la realtà: in una parola, siamo chiamati a fare del tempo il luogo, lo spazio della vita.

La vera storia di Babbo Natale

Ogni anno la diatriba è la stessa: Babbo Natale o Santa Claus? Non si tratta di una domanda che ha solo a che fare con temi legati al consumo. Il vecchietto con la lunga barba bianca e vestito di rosso è così entrato nel nostro immaginario che, in fondo, tutti sentiamo l’intimo dovere di schierarci da una parte o dall’altra.

Gianfranco Ravasi, “Trappole postmortali”

«La morte è il riposo, ma il pensiero della morte è il disturbatore di ogni riposo». La verità di questo assioma, annotato nel suo diario Il mestiere di vivere, Pavese l’ha dimostrata tragicamente col suo suicidio. Ai nostri giorni, però, si è adottato un altro sistema per neutralizzare questa inquietudine…

Enzo Bianchi, Impariamo a leggere

Quando la barbarie avanza, si mostra innanzitutto tale proprio per l’ostilità verso il leggere, fino alla distruzione dei libri, al rogo delle biblioteche. Non dimentichiamo il monito di Heinrich Heine: “Dove si danno alle fiamme i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini!”.

Enzo Bianchi, La nostra parola sia umile

Oggi siamo invasi dalle parole, dal rumore, dalle chiacchiere; l’inquinamento sonoro può ormai essere annoverato tra i problemi ecologici. Molti avvertono il bisogno del silenzio, cioè imparare a tacere per riscoprire la bellezza del silenzio e la bellezza di forme di comunicazione non verbali.

Imbambolati dal gender

Dopo le aule scolastiche e gli schermi cinematografici e televisivi, la colonizzazione-gender invade gli scaffali dei negozi di giocattoli. Ed è proprio il caso di dire che quando il consumismo si intreccia all’ideologia è lecito attendersi di tutto.

La creazione sospesa tra scienza e fede

Da dove veniamo? Dove andiamo? Chi siamo? Sono le domande classiche del pensiero, di fronte alle quali con Tonelli possiamo concludere che «arte, bellezza, filosofia, religione, scienza, in una parola la cultura, sono la nostra tenda magica, e ne abbiamo bisogno, disperatamente, da tempo immemorabile».

Elogio dell’amicizia in tempo d’estate

L’interesse per il rapporto di amicizia è sempre stato vivo nella filosofia e nella letteratura. Tutti i maggiori filosofi e letterati ne hanno trattato l’essenza sin dalla notte dei tempi. Nella tradizione cristiana accade un fatto assolutamente nuovo e rivoluzionario. Cristo, maestro e Signore, tratta i suoi discepoli come «amici»

Quelle fake news sulle crociate

È diffusa una retorica sulle crociate. Quella secondo la quale sarebbero state espressione ante litteram del colonialismo europeo nei confronti di miti e pacifici popoli islamici. Si tratta di un riduzionismo storico che dimentica od omette volutamente alcuni retroscena che precedettero il 27 novembre 1095…

Fede e neuroscienze: il ruolo del corpo

L’aspetto forse più inquietante, quando ci si riferisce al corpo, è che se ne è sempre parlato e se ne parla sempre di più, ma troppe volte a scapito del corpo stesso, quasi che al di là del considerarlo più o meno importante, il corpo sia comunque un oggetto muto…

Fabrizio Floris: Soyinka e i “no“ alla violenza

«Non ci siamo tutti evoluti nello stesso modo, ci sono popolazioni primitive che non hanno parole per dire omicidio, assassinio, violenza, e forse un giorno non le avrà più nessuno». La recente lezione del Nobel a Torino, in occasione del suo ritorno alla poesia.

E depois do futuro? A provocação de Franco Berardi

Depressão. Paralisia da vontade. Captura e impotência permanentes. Como os sonhos da modernidade degeneraram, em todo o Ocidente, em vertigem distópica? Como reunir as forças para o possível resgate?, indaga filosofo italiano Franco Berardi, mais conhecido por Bifo, escritor e agitador cultural italiano.